L’opera georeferenziata SIGNA AUTORITRATTO è di Costantino Morosin, l’artista italiano che ha creato i Signa, opere site-specifc georeferenziate che si possono attraversare e vedere nelle modalità della realtà aumentata su smartphone, con l’app SIGNAart app. Morosin ha pensato questa app poi realizzata nel 2017/18 con Martin Koppenhoefer. L’App permette a tutti di vedere e attraversare lasciando una scia, i quaranta Signa che Morosin, fin dal 2002. ha creato su tutta l’estensione spaziale terrestre. L’autoritratto misura 26 x 18 km, si estende sopra New York, Manhattan, Brooklyn e Jersey City.
La pupilla dell’autoritratto di Morosin contiene un’altra opera site-specific geolocalizzata. E’ il Signa ANNUNCIAZIONE, un'opera che indaga il mistero dell’essenza maschile e femminile. Anche questa nel contesto del MOMA, descritta nel video di tre minuti che per la prima volta presenta al pubblico SIGNAart app, le opere e il linguaggio Signa.
L’AUTORITRATTO è inscrivibile sul medaglione dell'opera SIGNA WORLD, ma Morosin, come in molti altri casi, fa in modo che non si colga direttamente questo modo criptico della sintassi del linguaggio Signa che, a veder bene, assembla caratteristiche peculiari del disegno, dell’architettura, della scrittura e della danza.
La prima versione di questo autoritratto è del 1984, anno nel quale l’artista veneziano comincia a frequentare Computer Graphics Europe di Roma, un laboratorio all’avanguardia nel mondo nella produzione di grafica sintetica. In questo contesto, realizza il video ENERGY dove comincia a sintetizzare le forme con segmenti di retta.
Questo autoritratto nasce per essere animato in metamorfosi, come Morosin aveva fatto nello stesso anno con l’opera “CNOSSO”, dove i tracciati del famoso labirinto si trasformano per interpolazione, diventando la testa di una tigre e poi un volto maschile.
L’autoritratto a Manhattan interferisce con molti altri Signa che attraversano la città di New York e in particolare toccano il museo MOMA. L'autoritratto di Morosin è attraversato anche dall’opera SIGNAWORLD di estensione globale che collega al MOMA altri quattordici musei nei cinque continenti.