Il SIGNA ART 1 è la prima opera Signa di Morosin, preceduta solo da alcuni test fatti nello spazio del campo da calcio di Calcata, villaggio medioevale nei pressi di Roma, dove vive l’artista.
Morosin ha scritto la parola ART, rilevando col gps la traccia del suo movimento visibile in tempo reale sul display del suo Garmin V . Morosin ha voluto scrivere la parola ART per ribadire l’uso non utilitaristico dello strumento.
Il luogo era la spiaggetta del lago di Martignano nei pressi di Roma. Questa opera Signa si inscrive in un rettangolo di 130 x 65 m.
L'incontro col gps “L’emozione è stata grande in quanto ero ben cosciente di usare in modo nuovo e per l’arte, uno strumento che direttamente o indirettamente, stava cambiando il comportamento di milioni di persone nel mondo”
Subito dopo, Morosin cominciò ad usare le mappe elettroniche come tele per i suoi quadri. “…poter disegnare su una superficie di 40.000 x 20.000 km, soggetti che misurano da pochi metri a migliaia di Km, includendo e georeferenziando contenuti di ogni genere in forma di disegni d’arte e poi poterli attraversare nello spazio reale lasciando una scia”.