SIGNA WORLD è l’evoluzione dello storico "Project ANGELINA Worldwide Figure" progetto nato alla fine degli anni 90, col primo disegno georeferenziato della storia dei Signa.
L’opera SIGNA WORLD, km 34.700 × 11.300, è un Signa universale, una figura femminile simbolica, opera di estensione e carattere globale, attraversa sessantaquattro nazioni e tocca quattordici musei nei cinque continenti. Nel contesto di alcuni di questi, il MAXXI a Roma, il BEAUBOURG a Parigi, il MOMA a New York, il 798 ART DISTRICT a Pechino e il MUDAS a Madeira, Morosin ha realizzato una serie di opere Signa site-specific già caricate in SIGNAart app, e percorribili nelle modalità della realtà aumentata.
Il progetto si completerà con opere Signa visibili e attraversabili nelle modalità della realtà aumentata su smartphone, anche nei contesti di altri nove musei: AUSTRALIA – Sidney - Museum of Contemporary Art Australia; INDIA - New Delhi - National Gallery of Modern Art; TCHAD – Ere - Albero degli Antenati; CILE - Isola di Pasqua – Anakena; BRASILE - Rio de Janeiro - Niteroi Contemporari Art Museum; MEXICO - Mexico City - Museo Tamayo Arte Contemporaneo; STATI UNITI - New York – Moma e Los Angeles The Museum of Contemporary Art – Moca; REGNO UNITO – Londra - Tate Modern; GERMANIA – Berlino - Museum für Gegenwart Berlin; RUSSIA – Mosca – MMOMA.
SIGNA WORLD è il più esteso dei Signa creati da Costantino Morosin, è quello che più degli altri attraversa zone di deserto, oceani, steppe. Per migliaia di chilometri è un riferimento nel vuoto dei segni antropici e paesaggistici. Tuttavia questa figura femminile, coi suoi tracciati continentali che, nella virtualità, hanno l’estensione e la forza delle grandi reti come quella degli oleodotti, delle ferrovie, delle strade, delle rotte marittime, collega queste zone lontane a importanti polarità culturali a centri urbani densamente abitati, nell'idea di fondersi ed appartenere ad una immagine simbolica universale.
L’opera SIGNA WORLD ha come soggetto una figura femminile, ma i suoi tracciati prendono significato dai luoghi che toccano e che Morosin ha scelto in funzione di un suo sentire e di una sintassi che, attraverso la realtà aumentata, assembla caratteristiche peculiari di altre arti come l’architettura, la scrittura, la danza. Questo con una grandiosa libertà che viene dall’uso della grafica vettoriale che permette di accostare soggetti con dimensioni che vanno da pochi metri a decine di migliaia di chilometri. Cosa mai possibile prima.
Ecco che Morosin, nei suoi Signa inserisce spesso dei disegni uno nell’altro. Sono centinaia gli esempi del genere, qualche volta non facili da trovare, in particolar modo difficili da trovare sono le sue firme. In questo senso, interessanti da scoprire in SIGNA WORLD sono i temi del MEDAGLIONE, al collo della figura femminile, oggetto che si può incontrare nel mare e nelle penisole di fronte a New York.
SIGNA WORLD riporta al concetto di Grande Madre collegando il presente alle sue remote origini, è un segno virtuale, ma riconoscibile e presente come ogni cosa viva. Incrocia la ferrovia transiberiana, incrocia rotte silenziose di petroliere o navi portacontainer, rotte di navi da crociera con la loro allegria, attraversa oleodotti, autostrade solitarie, fiumi. In ogni punto dove un Signa incrocia una realtà dimenticata può nascere un nuovo nome, una nuova storia, un nuovo dato di verità fra fenomeno e luogo. E scorre il futuro con lenti a contatto con realtà aumentata che ci mostreranno il volo di un'ape come un tratto di matita in un foglio... Cosa perderemo? Nulla, se lo vogliamo.
SIGNA WORLD è un progetto ancora completamente aperto, rivolto soprattutto al pubblico dei musei attento ai nuovi sviluppi dell’arte contemporanea, con alla base l’idea che l’arte, in tutte le culture, è ciò che rimane della storia.
Morosin riassume: “L’Arte è il bello della Storia”, “Arte e Scienza sono inscindibili”. “L’arte è il profumo delle culture”