Oggi penso che la tecnologia è per l’artista come l’apnea quando si cercano le perle. Vale la pena trattenere perfino il fiato?
L’arte non si è mai allontanata dalla sua contemporaneità tecnologica se non di quel poco che è servito per illuminarla e ora mi servo della tecnologia satellitare e di SIGNAart app che ho creato ed uso in mobilità, per la mia arte satellitare SIGNA che si vede in AR e si attraversa nello spazio reale.
Ma anche questo è un processo: natura, astrazione, opera.
Il mio è un percorso fra arte, antropologia, tecnologie, nato dal superamento di una visione etnocentrica dell’arte e della creazione, a partire dalla mia giovanile ma fondamentale esperienza in Africa.
Visitando il sito www.morosin.com si può lanciare un rapido sguardo alle immagini della mia storia e a quella del linguaggio SIGNA.