Il SIGNA BRACCIANO si compone di quattro distinti soggetti sullo spazio attorno al lago di Bracciano, nei pressi di Roma e copre la superficie di km.10 X 15.
Attorno al lago di Bracciano si sono svolti i primi test di navigazione GPS di Morosin e di conseguenza anche i primi disegni navigabili che tenevano conto di test più tecnici che conduceva in una strada poco trafficata nella zona di Vigna di Valle.
L’Uomo con due teste, opera Signa che toccava il giardino della casa di amici dell’artista, in vece è stata quella dove Morosin si è abituato all’identità fra paesaggio e tracciati, a questo sovrapposti in mappa. Quando questo processo avviene con l’uso di strumenti elettronici e non più coi soli sensi, si può parlare di realtà aumentata.
Quando i tracciati sono disegni d’arte concepiti per un nuovo rapporto fra artista opera e pubblico, si può parlare di Signa.
Il Signa GATTO ad Anguillara Sabazia è quello della storica dell'arte Simonetta Lux, fra i primi nel mondo accademico ad accorgersi dei Signa:
" A cento anni dalle invenzioni cubiste i SIGNA propongono una nuova idea di spazio e di opera attraversata, con i SIGNA, Morosin, risponde positivamente e costruttivamente, rispetto al contesto del più recente dibattito su arte e nuove tecnologie e sulla riscrittura dello statuto e della funzione dell’arte nel mondo globalizzato e post-industriale e post-mediale".