SIGNA Werke

Il SIGNA LABIRINTO è un’opera site-specific di Costantino Morosin. Misura 4000 x 5000 m, coglie alcuni tratti somatici di un volto femminile. Sulla pupilla sviluppa il tema del labirinto con un tracciato di forma antropomorfa.

Il Signa è dedicato a una amica dell’artista e ai luoghi che ha abitato nel nord del Lazio, Italia.

SIGNA VIGNA DI VALLE è un test GPS-Signa condotto da Morosin nei pressi del Museo Storico dell’Aeronautica Militare sulle rive del lago di Bracciano in Italia.

L’esperimento consisteva nell’esperienza sensoriale di percorrere a varie velocità un tratto di strada lungo 3500 m, osservando sul display del GPS Garmin V una successione di quadrati di misure diverse disegnati in precedenza sulla mappa elettronica in uso nello strumento.

Queste misurazioni hanno permesso a Morosin di valutare il rapporto ottimale fra scala della mappa e misure dei tracciati Signa sulla “finestra” del display del GPS.

lo storico esperimento è stato utile per impostare la grandezza delle lettere in un verso di Dante Alighieri e poterlo veder scorrere, lettera dopo lettera, nel display del GPS, in corrispondenza della carreggiata di un determinato percorso stradale. La prima scrittura Signa site-specific nel linguaggio della realtà aumentata Signa.

SIGNA THE TIME, è un'opera site-specific di Morosin. Per la sua posizione, in basso sulla valle rispetto alla casa dell’artista, è un Signa dove è stato funzionale sperimentare e cogliere l’identità fra realtà aumentata, sullo schermo dello smartphone e quella fisica del paesaggio. Questo Signa ingloba STELLA LAB. I suoi tracciati misurano in piano di 1700 x 2000 m.

IL SIGNA THE TIME raffigura un essere favoloso, piccolo e con aspetto di vecchio barbuto, abitante di boschi e grotte, custode di tesori nascosti. Un elfo, un folletto, uno spiritello, un "recinto magico" che bisogna per forza attraversare arrivando a Calcata.

L’elfo tiene nelle mani due case, quella dove abita Morosin e l’altra dove dimora un illustre abitante del borgo. Un ponte fra l’antico ed il contemporaneo anche perché i tracciati di questa magica figura sono ancorati a quattro luoghi storicamente importanti contrassegnati da un quadrato tagliato.

Narce, la rocca di un famoso centro Falisco preromano. Reperti archeologici di assoluto valore provenienti da Narce sono conservati nel museo di Valle Giulia e nei più importanti musei del mondo. Il tempio di Monte li Santi sulle rive del fiume Treja che per molti secoli fu centro di culto di una divinità femminile. Pizzo Piede fiorente città distrutta dalla conquista romana e in fine la cascata del Fosso del Peccato, posto incredibilmente magico, qualcosa di forte che attraverso l’odore dei muschi e dell’acqua grondante, i suoni delle foglie, il canto degli uccelli, i colori, ci strappa dal presente e ci porta nel Tempo.