I SIGNA stanno nello spazio fisico attraverso la verità della georeferenziazione, nello spazio della mente attraverso l’artificio della realtà aumentata e l’emozione per il nuovo, sono opere d’arte site-specific che si rapportano alla natura senza disturbarla o condizionarla.
Aldilà di cosa siano, le cose davvero nuove portano la festa nel cervello, una scintilla di eternità, ci comportiamo come bambini in culla, ridiamo per il sonaglio, con uno spazio infinito davanti a noi, la nostra anima si espande nell’universo.
Questo è il motivo che muove e muoverà l’arte e dopo questa, tutto il resto.
Fin dal 2000, per primo, ho portato ed elaborato per l’arte il linguaggio della georeferenziazione, nato per l’utilità e in alcuni decenni, diventato universale e con lo smartphone, tascabile.
La sua principale forza è l’immaterialità.
La sua produzione ha un basso rapporto fra impiego di materiali, fatica umana, ed estensione, forza del risultato di trasformazione culturale e materiale di ciò che coinvolge.